Il nuovo governo dovrà affrontare temi delicati come concorsi, precariato, reclutamento. Il nuovo Ministro Fioramonti deve proseguire la strada già tracciata negli ultimi mesi.
Ma le novità ci saranno, e riguarderanno soprattutto l’attuazione dei provvedimenti che si propongono di dimezzare l’esercito dei precari della scuola.
Il concorso ordinario e i precari
Il concorso ordinario – ha affermato il Ministro – deve essere la via principe per essere assunti a scuola, regolare, con caratteristiche ben precise.
Bisogna però gestire anche il passato: abbiamo 120mila precari, con anni di anzianità che superano i 36 mesi. Alcuni hanno cinque, sei, sette anni di servizio alle spalle magari non hanno ancora tutte le idoneità o le abilitazioni, però insegnano ai nostri figli.
Ha proseguito:
C’è già un decreto legge che era stato firmato dal precedente Ministro che ho trovato sulla mia scrivania stiamo lavorando su questo decreto per fare in modo che dobbiamo garantire che chi riuscirà ad entrare tramite un concorso in questo caso straordinario sia in qualche modo selezionato sulla base del merito e dei titoli.
Da risolvere al più presto la questione legata al concorso iniziato nel 2016 e non ancora concluso. Per il nuovo governo si tratta di una priorità per andare avanti.
Le prime proposte
Fioramonti propone che i precari dei concorsi 2016 e 2018 si spostino in Regioni con posti vuoti. In questo senso il Miur aveva dato il suo assenso.
Ma sarà necessario prevedere una mobilità straordinaria per il rientro nella regione in cui il concorso è stato svolto.