Le graduatorie di istituto attuali varranno fino al 2020. Stando alla legge, però nel 2020 si procederà all’inserimento in II fascia dei nuovi docenti abilitati.
Questo esclude l’ingresso dei laureati in terza fascia. Resta valida la possibilità per chi è già inserito di aggiornare titoli e servizi, o cambiare provincia.
Aggiornamenti delle GI
Le graduatorie di istituto (GI) hanno validità triennale. La seconda e terza fascia, in base all’ultimo aggiornamento, hanno validità per il triennio 2017/20.
La prima fascia delle graduatorie è stata aggiornata in occasione dell’aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento per il triennio 2019/22.
Il prossimo aggiornamento delle graduatorie di circolo e di istituto è previsto nel corso del 2019/20 per il triennio 2020/21, 2021/22 e 2022/23.
Ingressi nelle GI
L’articolo 1, comma 107, della legge 107/2015 ha introdotto un’importante novità in merito ai requisiti previsti per l’accesso alle graduatorie di istituto:
A partire dal 2016/2017, l’inserimento nelle graduatorie di circolo e di istituto può avvenire esclusivamente a seguito del conseguimento del titolo di abilitazione.
Si tratta di una scadenza slittata in base al decreto legge 244/2016, convertito in legge n.19/2017:
All’articolo 1, comma 107, della legge 13 luglio 2015, n. 107, le parole: «2016/2017» sono sostituite dalle seguenti: «2019/2020».
Chi vuole essere inserito nelle graduatorie di Istituto triennio 2020-23 dovrà avere l’abilitazione all’insegnamento (salvo modifiche alla normativa vigente). Quindi i nuovi inserimenti avverranno in seconda fascia.
La terza fascia andrà ad esaurimento e vi permarranno soltanto i docenti inseriti negli anni precedenti. Questo esclude nuovi inserimenti nella terza fascia delle graduatorie di istituto nel triennio successivo a quello in vigore.
Ma è ancora presto per poter dire se la normativa rimarrà così o subirà ancora delle modifiche.
I docenti che aspettano l’abilitazione (PAS e concorso straordinario) faranno in tempo per l’aggiornamento 2020. Una prima risposta arriverà domani dall’incontro Miur – sindacati.