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Docenti tutor, aderiscono oltre 52mila insegnanti

Sono 52.176 i docenti tutor e 4.252 i docenti orientatori che, a seguito della riforma scolastica riguardante la personalizzazione della didattica degli studenti, hanno inoltrato la richiesta di partecipazione ai percorsi formativi.

Secondo i dati diffusi dal Ministero dell’Istruzione e del Merito,  si è ottenuto il coinvolgimento quasi totale delle scuole relativamente all’ultimo triennio dell’istruzione secondaria superiore, superando abbondantemente l’obiettivo minimo di 37.708 tutor e 2.753 docenti orientatori.

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Docenti tutor e orientatori: i dati del Ministero

Il 99,8% delle istituzioni scolastiche interessate dalla riforma hanno inoltrato la richiesta di partecipazione ai moduli formativi per l’istituzione in via sperimentale del docente tutor e del docente orientatore, figure che da settembre accompagneranno gli studenti nella costruzione del loro percorso in campo scolastico e professionale.

Nello specifico su 2.734 istituzioni scolastiche ben 2.728 hanno inoltrato la richiesta: si tratta complessivamente di 52.176 tutor e 4.252 docenti orientatori.

Questo risultato, sottolinea il ministero, consentirà di avviare davvero il percorso virtuoso di personalizzazione della didattica e dell’orientamento, attraverso un supporto agli studenti e alle famiglie finalizzato a individuare e valorizzare i talenti di tutti i giovani, a operare scelte consapevoli e ponderate coerenti con le potenzialità degli studenti, mirando a ottenere la riduzione della dispersione scolastica e dell’insuccesso scolastico.

Per l’introduzione di queste figure è previsto un finanziamento pari a 150 milioni di euro, destinati a questo scopo dal decreto ministeriale di aprile scorso. Ulteriori risorse sono già state reperite per consentire una didattica disciplinare di supporto in orario extracurriculare, allungando così il tempo scuola.

Hanno chiesto di partecipare al percorso di formazione dei docenti tutor anche l’Aninsei, l’associazione degli istituti non statali, le Province autonome di Bolzano e Trento nonché la Regione autonoma Valle d’Aosta per i rispettivi docenti.

Le parole del ministro Giuseppe Valditara

“Si tratta di un risultato importante, dovuto alla risposta eccezionale giunta dalla comunità scolastica tutta e dai docenti in particolare, che, nonostante gli impegni già gravosi di chiusura dell’anno scolastico, hanno dimostrato di voler ricoprire un ruolo da protagonisti del cambiamento della scuola”, ha dichiarato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

“Ai docenti e ai dirigenti scolastici va il mio ringraziamento”, ha proseguito il ministro, “a dispetto delle previsioni negative di taluni, l’importante novità introdotta dal ministero ha riscosso un diffuso consenso. Ora lavoreremo insieme, anche attraverso un costante confronto con tutti gli interlocutori istituzionali, per proseguire il percorso di personalizzazione della didattica e di orientamento, nell’interesse delle studentesse e degli studenti italiani e in linea con le migliori esperienze internazionali”.

 

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